comune di Roserio sec. XVI - 1757
Nei registri di aggiornamento al secolo XVII dell’estimo del ducato, Roserio risulta incluso nella pieve di Bollate (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 6).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune contava 95 anime ed era amministrato da un console, eletto dai primi estimati, impegnato nella gestione degli affari di ordinaria amministrazione, coadiuvato da un cancelliere, residente in Milano, al quale competevano la custodia delle pubbliche scritture e la compilazione e ripartizione delle imposte annuali, la cui riscossione era vincolata all’approvazione dei suddetti primi estimati. Il console, tutore dell’ordine pubblico, era inoltre tenuto a prestare ogni anno giuramento presso l’ufficio pretorio di Milano (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3061).
A metà del XVIII secolo il comune, già nel 1476 parte del feudo di Desio ed infeudato poi separatamente dalla regia camera nel 1674 (Casanova 1930), era direttamente sottoposto alla giurisdizione della città di Milano (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3061).
ultima modifica: 13/10/2003
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