comune di Sesto San Giovanni sec. XIII - 1757
L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento del 1244 trascritto negli “Atti del Comune di Milano”, in cui Sesto San Giovanni è citato come comune ed è segnalata la presenza del console (Baroni 1992).
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Sesto San Giovanni risulta incluso nella corte di Monza e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Monza” come ” el locho da Sesto Zohanno” (Compartizione delle fagie 1346).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune contava 725 anime ed era regolato da un consiglio generale, composto dall’assemblea di tutti i capi di casa, convocati dal console in piazza, almeno una volta all’anno, in occasione della pubblicazione dei riparti e dell’elezione del nuovo console, e da cinque ufficiali: un console ed un sindaco, entrambi eletti ogni anno a pubblico incanto, e tre deputati, rappresentanti dei primi estimati della comunità, ai quali erano raccomandate l’amministrazione e conservazione del patrimonio pubblico e la “vigilanza sopra la giustizia dei pubblici riparti”. La comunità era inoltre assistita da un “ragionatto milanese”, al quale era delegata la compilazione dei riparti annuali, da consegnare per la riscossione all’esattore, nominato ogni tre anni, dopo essere stati approvati e firmati dai tre deputati.
A metà del XVIII secolo il comune era direttamente sottoposto alla giurisdizione del podestà di Milano, presso la cui banca criminale il console, tutore dell’ordine pubblico, era tenuto ogni anno a prestare l’ordinario giuramento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3063).
ultima modifica: 13/10/2003
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