comune di Settimo sec. XIII - 1757
L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 14 giugno 1257 trascritto negli “Atti del comune di Milano”, in cui Settimo è citato come comune (Baroni 1992).
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Settimo risulta incluso nella pieve di Cesano Boscone e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Sancto Petro a l’Olmo” come “el locho da Septimo” (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri di aggiornamento al secolo XVII dell’estimo del ducato di Milano, Settimo risulta incluso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 12).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune contava circa 630 anime ed era amministrato dal console, tutore dell’ordine pubblico, e dai primi estimati, responsabili della gestione degli interessi della comunità, che “in ogni tempo danno le provvidenze opportune per la vigilanza de propri interessi”. Al cancelliere, residente nella città di Milano, erano raccomandate la compilazione e ripartizione delle imposte annuali e la custodia e cura dei libri dei riparti e delle pubbliche scritture.
A metà del XVIII secolo il comune era direttamente sottoposto direttamente alla giurisdizione del podestà di Milano, presso la cui banca criminale il console era tenuto ogni anno a prestare l’ordinario giuramento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3060).
ultima modifica: 13/10/2003
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