comune di Cassina Velasca sec. XVI - 1757
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Cassina Velasca risulta compreso nella pieve di Vimercate (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 52).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune contava 113 anime ed era amministrato dal solo console, tutore dell’ordine pubblico e responsabile dell’ordinaria gestione degli interessi comunitari, eletto ogni anno a pubblico incanto dall’assemblea dei capi di casa convocati in piazza dal console almeno una volta all’anno in occasione della pubblicazione dei riparti.
La comunità era inoltre assistita da un cancelliere, residente nella vicina località di Oreno, al quale erano delegate la compilazione dei riparti e la custodia delle pubbliche scritture (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3065).
A metà del XVIII secolo il comune, infeudato “sotto il titolo del feudo di Vimercate” dal 1475 (Casanova 1930), era sottoposto alla giurisdizione del vicario della Martesana presso la cui banca criminale di Vimercate il console, tutore dell’ordine pubblico, era tenuto ogni anno a prestare l’ordinario giuramento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3065).
Mentre nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 Cascina Velasca veniva ancora indicato come comune autonomo (Compartimento Ducato di Milano, 1751), nell’ “Indice delle Pievi e Comunità dello Stato di Milano” del 1753 risultava aggregato al comune di Oreno(Indice pievi Stato di Milano, 1753). Tale aggregazione, che trovava conferma anche nell’“Indice delle mappe territoriali e delle tavole del nuovo estimo sopra di esse formate in ciascheduna città e comunità dello stato di Milano” (Indice nuovo estimo Stato di Milano), veniva ufficializzata nel 1757 con la promulgazione dell’editto teresiano relativo alla compartimentazione territoriale dello stato di Milano (editto 10 giugno 1757).
ultima modifica: 10/12/2003
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