capitano della Martesana sec. XIII - 1774
Carica di origine ducale, eletto poi in età spagnola dal governatore, il capitano della Martesana, con sede a Vimercate, cumulava funzioni giudiziarie di polizia criminale e compiti amministrativi e fiscali quale responsabile del controllo sull’approvvigionamento annonario. Le mansioni più importanti attribuite al capitano della Martesana, longa manus del magistrato straordinario da cui dipendeva gerarchicamente, si possono riassumere nel controllo della circolazione dei grani, delle biade, nella repressione del contrabbando, nell’ispezione delle zone di confine.
Al suo servizio e da lui stipendiati vi erano quattro fanti a cavallo per l’adempimento dei compiti di polizia, un “contrascrittore” che accompagnava sempre il capitano nelle sue visite ufficiali ed un “notaio coadiutore”, addetto alla notificazione dei suoi provvedimenti.
Al di sotto del capitano della Martesana si articolavano diversi “Commissariati” – uno per Cantù , uno per Oggiono, uno per la pieve di Incino e uno con giurisdizione estesa a tutto il Monte della Brianza – a cui erano attribuiti compiti di polizia, repressione e prevenzione di contrabbando, regolamentazione delle merci circolanti, notifica dei grani, concessione di licenze, naturalmente circoscritti all’ambito della zona di loro giurisdizione (Superti Furga 1979).
ultima modifica: 11/03/2003
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