parrocchia di Santa Maria Segreta sec. XV - 1910
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di Santa Maria Segreta è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo in Porta Comasina della città di Milano (Notitia cleri 1398). Elencata alla metà del XV secolo tra le parrocchie di Porta Comasina nella città di Milano (Indice 1454) e ancora nel 1524 nella rubrica di tutte le parrocchie di Milano (Rubrica parrocchie città di Milano, 1524). Santa Maria Segreta è attestata come rettoria nel 1564, in Porta Comasina (Liber seminarii 1564). Risulta compresa tra le parrocchie di Porta Vercellina nel 1576 (Decreti Famagosta 1576). La rettoria di Santa Maria Segreta figura nel registro dei benefici della diocesi di Milano portante il prospetto delle imposte per gli anni 1579-1585 (Registro benefici diocesi di Milano, 1579-1585). Tra XVI e XVIII secolo la parrocchia di Santa Maria Segreta è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili tra le parrocchie di Porta Comasina.
Nella “nota delle chiese, confraternite, scuole, conventi, monasterij ed oratorij” compresi nel distretto delle parrocchie di Porta Vercellina figuravano nel 1768 il collegio dei padri somaschi; il luogo pio della Pessina; la scuola del Santissimo nella parrocchiale; nella “nota delle chiese, degli oratorj, e scuole” nel distretto delle parrocchie entro i confini censuari della Porta Comasina figuravano nel 1768 la chiesa parrocchiale di Santa Maria Segreta amministrata dai padri somaschi; la compagnia del Santissimo; il luogo pio del Monte della Pietà; San Nazaro in Pietra Santa; l’oratorio di San Prospero (Elenco chiese città di Milano, 1768).
Nella tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano risalente al 1781, la rendita netta della parrocchia di Santa Maria Segreta dei chierici regolari somaschi assommava a lire 765.4, la nomina del titolare del beneficio spettava ai somaschi, il numero delle anime era di 2.188 (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Dopo il piano di riduzione delle parrocchie nella città e nei Corpi Santi di Milano che ebbe pieno effetto dal 25 dicembre 1787 (avviso 16 novembre 1787), il distretto della chiesa parrocchiale di Santa Maria Segreta comprendeva la contrada e il vicolo e la piazza di Santa Maria Segreta, il vicolo del Mangano, la contrada e piazza delle Galline, il vicolo di San Cipriano, il vicolo del Gallo, la contrada del Gallo, la contrada de’ Fustagnari, la contrada di San Michele al Gallo, il Cordusio, la contrada e il vicolo del Bocchetto, la contrada del Leoncino, il vicolo di Santa Maria Fulcorina, parte della contrada dei Meraviglj da San Nazaro Pietra Santa a San Vincenzino, parte della corsia del Broletto dal Cordusio a San Prospero, parte della contrada di San Vittore al Teatro.
Nel 1805, con il piano napoleonico di concentrazione delle parrocchie nelle città principali del regno d’Italia, la parrocchia di Sana Maria Segreta venne conservata nella sua integrità (decreto 22 giugno 1805).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella città di Milano, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 696,48; il clero era costituito dal preposto parroco e da quattro sacerdoti complessivamente, tra i quali un coadiutore d’ufficio. I parrocchiani erano 1860; nel territorio parrocchiale esisteva la chiesa di San Vittore martire; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la congregazione dei Terziari di San Francesco, le pie unioni delle Madri cristiane; Buona maorte; Angeli custodi; Agonizzanti; Sacro Nome di Maria; nella chiesa di San Vittore era eretta la pia unione di San Giuseppe. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Milano).
La parrocchia di Santa Maria Segreta fu soppressa con decreto 3 giugno 1910 dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari (decreto 3 giugno 1910) (Fondo Avvocatura della Curia arcivescovile di Milano, Milano, Santa Maria Segreta).
ultima modifica: 04/01/2007
[ Saverio Almini ]
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