parrocchia di Santa Giustina sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Risalente alla metà circa del XV secolo, era già esistente nel 1454 (Palestra 1977); tra XVI e XVIII secolo la parrocchia di Santa Giustina di Affori è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Bruzzano.
Nel 1756, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di Santa Giustina di Affori era costituito dal parroco e da due cappellani; il popolo assommava a 610 anime complessive, di cui 400 comunicati; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta dall’arcivescovo Carlo Borromeo il 9 settembre 1582, annessa alla scuola della dottrina cristiana, i cui ascritti avevano facoltà di indossare l’abito di colore rosso; esisteva inoltre la confraternita di San Giuseppe, eretta il 14 maggio 1606 da Federico Borromeo, i cui ascritti seguivano le regole dei disciplini. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa di Santa Giustina, esistevano gli oratori di San Mamete e di Sant’Eurosia vergine e martire (Visita Pozzobonelli, Pieve di Bruzzano).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Santa Giustina di Affori possedeva fondi per 7.3 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 829 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Affori assommava a lire 1193.2.6; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1901, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Bruzzano, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 504,88; il clero era costituito dal parroco e da un coadiutore. I parrocchiani erano 2527, compresi gli abitanti delle frazioni di Cascina San Mamete, Albani, Ajelli, Manzoni; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di San Mamete martire e di Sant’Eurosia; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la pia unione del Sacro Cuore, la compagnia di San Luigi Gonzaga, maschile e femminile, la congregazione del Terz’Ordine di San Francesco, la pia unione della Sacra Famiglia. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Bruzzano).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Santa Giustina è stata sempre inserita tra le parrocchie del vicariato foraneo di Bruzzano; nel 1930 (decreto 15 febbraio 1930) (RDMi 1930) venne inclusa tra le parrocchie dei comuni aggregati della Porta V, o Porta Comasina con Porta Tengalia e Porta Volta, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al vicariato urbano e poi decanato di Affori, nella zona pastorale I di Milano città.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Saverio Almini ]
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