parrocchia di Santa Maria Assunta 1570 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di Santa Maria di Garegnano è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo sotto la canonica di Cesano Boscone (Notitia cleri 1398). La parrocchia dei Santi Ippolito e Cassiano di Garegnano fu eretta nella pieve di Trenno dall’arcivescovo Carlo Borromeo l’8 giugno 1570 con atto del notaio Giovanni Pietro Scotti (DCA, Maria Assunta in Certosa, chiesa di S.).Tra XVI e XVIII secolo la parrocchia di Santa Maria Assunta di Garegnano è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Trenno.
Nel 1752, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, per il popolo della parrocchia dei Santi Ippolito e Cassiano di Garegnano, che assommava a circa 500 anime complessive, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento; esisteva inoltre la confraternita del Santissimo Rosario, eretta il 10 novembre 1603 da Ludovico Istella Valentino vicario generale dell’ordine dei predicatori, i cui ascritti avevano facoltà di portare l’abito di colore ceruleo. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, esistevano gli oratori della Santissima Annunciazione della Beata Vergine Maria e l’oratorio alla Colombara; nel territorio della parrocchia era sita la certosa di Santa Maria Assunta con 24 monaci (Visita Pozzobonelli, Pieve di Trenno).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia dei Santi Ippolito e Cassiano di Garegnano possedeva fondi per 5.10 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 700 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Garegnano assommava a lire 330.15.6; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Dopo la soppressione della Certosa di Garegnano avvenuta nel 1783, la parrocchia venne trasferita nella chiesa di Santa Maria Assunta assumendone il titolo (DCA, Maria Assunta in Certosa, chiesa di S.).
Nel 1900, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Trenno, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 760,84; esisteva inoltre una cappellania mercenaria in cura d’anime alla Colombara; il clero era costituito dal parroco e da un coadiutore. I parrocchiani erano 1400, compresi gli abitanti delle frazioni di Garegnano, Pobbia, Colombara, Boldinasco, Musocco; nel territorio parrocchiale esisteva l’oratorio della Beata Vergine Addolorata alla Colombara; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la confraternita del Santissimo Rosario, la congregazione del Terz’Ordine di San Francesco, la pia unione dei Figli di San Luigi, la pia unione di Sant’Orsola, sotto la protezione di San Luigi Gonzaga. La parrocchia era di nomina dei capifamiglia (Visita Ferrari, I, Pieve di Trenno).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di Garegnano è sempre stata inserita tra le parrocchie del vicariato foraneo di Trenno; nel 1930 venne inclusa tra le parrocchie dei comuni aggregati della Porta V, o Porta Comasina con Porta Tenaglia e Porta Volta, della città di Milano (decreto 15 febbraio 1930) (RDMi 1930), fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al vicariato urbano e poi decanato di Cagnola, nella zona pastorale I di Milano città.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Saverio Almini ]
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