parrocchia di Santa Maria Assunta sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di Santa Maria di Turro è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo in Porta Orientale della città di Milano (Notitia cleri 1398). Tra XVI e XVIII secolo la parrocchia di Santa Maria Assunta di Turro è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Bruzzano.
Nel 1756, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di Santa Maria Assunta di Turro era costituito dal parroco; per il popolo, che assommava a 680 anime complessive, di cui 470 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta dall’arcivescovo Carlo Borromeo nel 1582 e confermata da Federico Visconti il 3 dicembre 1682, i cui ascritti seguivano le regole dettate da san Carlo e avevano facoltà di portare l’abito di colore rosso. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa di Santa Maria Assunta, esistevano gli oratori di San Bartolomeo in Gorla, Beata Vergine Assunta in Gorla, Beata Carlo alle Rottole (Visita Pozzobonelli, Pieve di Bruzzano).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Santa Maria Assunta di Turro possedeva fondi per 1.12 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 678 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Turro assommava a lire 2289.14.11; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Bruzzano, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 1962,42; il clero era costituito dal parroco e da un coadiutore. I parrocchiani erano 2831, compresi gli abitanti delle frazioni di Turro, Gorla, Rottole, Casoretto, Bellingera; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di Santa Maria in Casoretto, già dei canonici lateranensi, San Bartolomeo in Gorla, San Carlo alle Rottole; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento; la compagnia del suffragio, sotto l’invocazione della Beata Vergine del suffragio; l’associazione della Sacra Famiglia; la pia unione dele Figlie di Maria, fondata il 2 maggio 1884; la pia unione dei figli di San Luigi. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Bruzzano).
Nei primi decenni del XX secolo, la parrocchia di Turro e stata sempre inserita tra le parrocchie del vicariato foraneo di Bruzzano; nel 1930 venne inclusa tra le parrocchie dei comuni aggregati della Porta I, o Porta Orientale con Porta Tosa e Porta Monforte (decreto 15 febbraio 1930) (RDMi 1930), fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972, quando fu attribuita al vicariato urbano e poi decanato di Turro, nella zona pastorale I di Milano città.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Saverio Almini ]
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