parrocchia di Santa Maria alla Fontana 1787 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano; eretta con il piano governativo di riduzione delle parrocchie nella città e nei corpi santi di Milano che ebbe pieno effetto dal 25 dicembre 1787 (avviso 16 novembre 1787); il distretto della chiesa parrocchiale di Santa Maria della Fontana, nei corpi santi fuori Porta Comasina, comprendeva allora diverse case e cassine già sotto la gurisdizione delle parrocchie della Santissima Trinità, San Bartolomeo, San Carpoforo.
Nel 1897, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella città di Milano, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 3165,99; il clero era costituito dal preposto parroco e da quattro sacerdoti complessivamente, tra i quali un coadiutore d’ufficio. I parrocchiani erano 20000; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di San carlo e Natale alle Cascine Abbadesse; Sacra Famiglia all’Isola Garibaldi; San Carlo alla Mojazza; Annunciazione alla Lonara; Addolorata alla Claretta; Santa Maria della Neve, santuario; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento; la congregazione dei Terziari francescani; la compagnia di San Luigi Gonzaga, maschile e femminile; la pia unione delle Figlie di Maria Immacolata, aggregata alla primaria in Roma . La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Milano, Parrocchie suburbane).
La parrocchia di Santa Maria della Fontana è sempre stata inserita tra le parrocchie suburbane della Porta V, o Porta Comasina con Porta Tenaglia e Porta Volta, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito alla quale è stata attribuita al decanato di Zara.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Saverio Almini ]
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