parrocchia dei Santi apostoli e Nazaro maggiore sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Elencata nel 1524 nella rubrica di tutte le parrocchie di Milano (Rubrica parrocchie città di Milano, 1524). Tra XVI e XVIII secolo la parrocchia di San Nazaro è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili tra le parrocchie di Porta Romana.
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Nazaro in Broglio possedeva fondi per 121 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 4.668 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781); nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia collegiata di San Nazaro assommava a lire 3.533.11.5 (la prepositurale e parrocchiale), lire 1.404.19.4 (la coadiutoria titolare), lire 589.3.6 (la coadiutoria mercenaria), la nomina del titolare del beneficio spettava a Roma (la prepositurale e parrocchiale) e all’ordinario (le coadiutorie) (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Con il piano di riduzione delle parrocchie della città e dei Corpi Santi di Milano che ebbe pieno effetto dal 25 dicembre 1787 (avviso 16 novembre 1787), il distretto della chiesa parrocchiale di San Nazaro maggiore comprendeva le piazze dell’Ospedale e di Sant’Ulderico, le contrade di Pantano, San Giovanni in Guggirolo, Velasca, Poslaghetto, Osii, Capre, Chiaravalle, Chiaravallino, Sant’Antonio, Bottonuto, il vicolo di Santa Catarina, la canonica di San Nazaro, il ponte di Porta Romana, il terraggio di Porta Romana, il vicolo del Lentasio, parte del corso di Porta Romana, parte della contrada di Rugabella, parte della strada dell’Ospedale, parte del borgo di Porta Romana.
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella città di Milano, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 1213,60; il clero era costituito dal preposto parroco e da sette sacerdoti complessivamente. I parrocchiani erano 8000; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di Sant’Antonio abate e di San Carlo Borromeo all’oratorio; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, istituita nel 1811, il consorzio dei Terziari di San Francesco, l’associazione del Sacro Cuore di Gesù. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Milano).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia dei Santi apostoli e Nazaro maggiore è sempre stata inserita tra le parrocchie urbane della Porta II, o Porta Romana con Porta Vigentina e Porta Ludovica, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito alla quale è stata attribuita al decanato del Centro B, nella zona pastorale I di Milano città.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Saverio Almini ]
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