parrocchia dei Santi martiri Nazaro e Celso sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Tra XVII e XVIII secolo la parrocchia dei santi Nazaro e Celso di Quarto Uglerio è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Trenno.
Nel 1752, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di Quarto Uglerio era costituito dal parroco, da un cappellano, da un cappellano titolare alla Cassina Vernasca, da un cappellano a Musocco, da un cappellano mercenario a Vialba; per il popolo, che assommava a 650 anime complessive, di cui 450 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, confermata dall’arcivescovo Benedetto Erba Odescalchi il 18 agosto 1722, i cui ascritti avevano facoltà di portare l’abito di colore rosso; esistevano inoltre la confraternita del Santissimo Rosario, eretta da Giovanni Battista de Maini generale dell’Ordine dei predicatori il 25 luglio 1650; La confraternita della Santissima Croce, già esistente nel 1645; la confraternita dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, eretta dal cardinale Cesare Monti il 21 gennaio 1644, aggregata all’arciconfraternita di Roma; la confraternita della carità dei vivi e dei defunti, eretta l’8 luglio 1644, aggregata nel 1645 all’arciconfraternita di Roma, i cui ascritti avevano facoltà di indossare l’abito di colore bianco e nero. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa dei Santi Nazaro e Celso, esistevano gli oratori dei Santi Vitale e Agricola in Vialba; Beata Vergine in Cielo Assunta alla Cascina Vernasca; Santa Maria ad Nives e San Giuseppe in Musocco (Visita Pozzobonelli, Pieve di Trenno).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia dei Santi Nazaro e Celso di Musocco e Quarto Oggiaro possedeva fondi per 11.11 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 518 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Quarto Uglerio assommava a lire 860; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1900, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Trenno, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 416,21; esisteva inoltre una coadiutoria d’ufficio a Quarto Uglerio e a Musocco, e la cappellania Scheibler a Quarto Uglerio; il clero era costituito dal parroco e da un coadiutore. Nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di San Giuseppe in Musocco, Santi Vitale e Agricola in Vialba, San Giorgio in Roserio, San Sebastiano alla Triulza, San Gerolamo alla Vernasca; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, e le pie unioni di Sant’Orsola; San Luigi; Sacro Cuore; San Francesco. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Trenno).
Nel corso del XX secolo la parrocchia di Quarto Uglerio è sempre stata inserita tra le parrocchie dei comuni aggregati della Porta V, o Porta Comasina con Porta Tenaglia e Porta Volta, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito alla quale è stata attribuita al decanato di Quarto Oggiaro, nella zona pastorale I di Milano città; nel 1976 la cura d’anime è stata affidata ai sacerdoti della Sacra Famiglia di Bergamo (DCA, Quarto Uglerio).
ultima modifica: 04/01/2007
[ Saverio Almini ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8110333/