parrocchia dei Santi apostoli Pietro e Paolo sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Pietro risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Appiano Gentile fin dal XIII secolo (Liber notitiae); la “capella” di San Pietro è citata nel 1398 tra quelle del plebato di Appiano Gentile (Notitia cleri 1398). Tra XVI e XVIII secolo la parrocchia dei Santi apostoli Pietro e Paolo è ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dei delegati arcivescovili tra le parrocchie della pieve di Appiano Gentile.
Nel 1747, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Appiano Gentile, nella chiesa parrocchiale dei Santi apostoli Pietro e Paolo si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento istituita dal cardinale Carlo Borromeo nel 1584 a cui era unita quella del Santissimo Rosario istituita nel 1572. Il numero dei parrocchiani era di 1405 di cui 975 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Turate esistevano gli oratori di Santa Maria Vegine Assunta, della Natività della Beata Maria Vergine, di San Giuseppe, di San Geronimo di Fagnana e l’oratorio campestre della Beata Maria Vergine (Visita Pozzobonelli, Pieve di Appiano).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Pietro di Turate possedeva fondi per 488.10 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1590 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Turate assommava a lire 1813.6.9; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1895, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Appiano Gentile, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 2235; il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 3400, compresi gli abitanti delle frazioni de’ Piatti, Santa Maria, Fagnana, Prato e Mascazza; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese di di Santa Maria in campagna e di San Girolamo di Fagnana e gli oratori di San Giuseppe, Sant’Anna e Santa Maria Assunta; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento e del Santissimo Rosario, le Pie unioni delle Figlie di Maria, dei luigini, della Sacra Famiglia e la Compagnia dei francescani. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Appiano).
Già compresa nella pieve di Appiano Gentile e successivamente nel vicariato foraneo di Saronno, nella regione III della diocesi, con la revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326) è stata attribuita al decanato di Saronno nella zona pastorale IV di Rho.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Rocco Marzulli ]
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