pieve di San Giovanni Battista 1583 - 1971
Pieve della diocesi di Milano. Busto Arsizio divenne sede plebana, subentrando a Olgiate Olona, con decreto del cardinale Carlo Borromeo il 4 aprile 1583 (Palestra 1977).
Tra XVI e XVIII le parrocchie comprese nella pieve di Busto Arsizio furono San Giovanni Battista di Busto Arsizio, San Giovanni Battista di Bergoro (eretta nel 1647), San Martino di Cairate, San Giulio di Castellanza, Beata Vergine Assunta di Cislago, San Gaudenzio di Fagnano Olona, la parrocchia porzionaria di San Martino di Fagnano, soppressa nel XVI secolo e ricostituita nel XVII secolo, Beata Vergine Assunta di Gorla Maggiore, San Lorenzo di Gorla Minore, Sant’Ilario di Marnate, Santo Stefano di Olgiate Olona, Santi Nazaro e Celso di Prospiano, Beata Vergine Assunta di Rescalda (eretta il 31 marzo 1608), Santi Pietro e Paolo di Sacconago, Sant’Antonio di Solbiate Olona, San Vittore di Villa Cortese, per le quali si conservano gli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dei delegati arcivescovili (Palestra 1977). Verso il 1622 la parrocchia di Rescaldina passò dalla pieve di Busto Arsizio alla pieve di Legnano (Palestra 1977).
Dall’epoca post-tridentina alla struttura plebana della diocesi si affiancò quella vicariale: il vicariato foraneo di Busto Arsizio, coincidente con l’ambito territoriale della pieve, era inserito nella regione forense III.
Nel corso del XIX e XX secolo, la pieve e vicariato foraneo di Busto Arsizio è sempre stata inclusa nella regione III, fino ai provvedimenti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito ai quali le parrocchie che ne avevano fatto parte furono attribuite al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Busto Arsizio nella zona pastorale IV di Rho.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Rocco Marzulli ]
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