vicariato foraneo di Rho sec. XVI - 1971
Il vicariato foraneo di Rho, sede plebana attestata già nel XIV secolo, figura inserito in epoca post-tridentina nella regione I della diocesi di Milano; comprendeva le parrocchie della pieve.
Nel 1843 il vicariato foraneo di Rho acquisisce la parrocchia di San Pietro di San Pietro all’Olmo, nel 1929 la parrocchia della Santa Croce di Mazzo e la parrocchia di San Maurizio di Terrazzano. Con decreto dell’arcivescovo Alfredo Ildefonso Schuster del 15 febbraio 1930 acquisisce la parrocchia di Santa Maria Nascente di Vighignolo e la parrocchia della Visitazione di Maria Vergine di Pero, precedentemente inserite nel vicariato foraneo di Trenno, abolito con lo stesso provvedimento (RDMi 1930). Nel 1958 acquisisce la parrocchia di San Giovanni Battista di Rho e la parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo di Cerchiate. Nel 1959 acquisisce la parrocchia di San Michele arcangelo di Rho, nel 1965 la parrocchia di San Pietro apostolo di Rho.
Il vicariato foraneo di Rho cessò di esistere solo con la revisione della struttura territoriale della diocesi di Milano attuata nel 1971. Incluso nell’elenco dei nuovi vicariati foranei in base al decreto dell’arcivescovo Giovanni Colombo dell’11 marzo 1971, le parrocchie che ne facevano parte andarono a costituire, dal 1972, il decanato di Rho.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Rocco Marzulli ]
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