parrocchia dei Santi Nazaro e Celso sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa plebana di Bellano era originariamente dedicata a San Giorgio (Liber notitiae). La chiesa prepositurale plebana dei Santi Giorgio, Nazaro e Celso fu eretta in massima parte tra il 1341, quando fu distrutta da un’esondazione del torrente Pioverna, e il 1350; verso la metà del XIV secolo alla primitiva dedicazione di San Giorgio si aggiunse quella dei Santi Nazaro e Celso (DCA, Bellano). Le visite pastorali compiute tra il XVI e il XVIII secolo dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Bellano riportano costantemente gli atti relativi alla parrocchia prepositurale e plebana di Bellano. Bellano fu sede di vicariato foraneo, incluso nella regione V della diocesi, fin dall’epoca post-tridentina.
Nel 1746, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Bellano, nella chiesa prepositurale e plebana dei Santi Giorgio, Nazaro e Celso martiri di Bellano si avevano la “sodalitas” canonicamente istituita alla cappella della Beatissima Vergine Maria del Rosario, aggregata alla confraternita sopra Minerva di Roma e unita in perpetuo a quella del Santissimo Sacramento, precedentemente eretta all’altare maggiore, come risultava dalle lettere patenti approvate nella curia arcivescovile e inserte come semplice copia negli atti della precedente visita compiuta nel 1722. Il numero dei parrocchiani era di 922 unità, di cui 634 comunicati. Il clero risultava composto, oltre che dal prevosto, da undici presbiteri e due chierici. Entro i confini della parrocchia di Bellano esistevano gli oratori dei Santi Giovanni Battista e Santa Marta, San Nicolao vescovo, San Rocco, Beata Maria Vergine di Lezzeno, San Carlo in Pradello, Sant’Andrea apostolo in Bonzeno, Santi Bernardino e Sebastiano in Ombriaco, San Domenico in Pendaglio e San Gottardo in Oro (Visita Pozzobonelli, Pievi lacuali).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la chiesa prepositurale di Bellano possedeva fondi per 253.13 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1182 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della chiesa prepositurale di Bellano assommava a lire 819.9; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1895, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Bellano il reddito netto del beneficio parrocchiale ammontava a lire 1377.75. Entro i confini della parrocchia di Bellano esistevano la chiesa sussidiaria dei Santi Marta e Giovanni Battista, l’oratorio di San Rocco al Ponte, la chiesa di Sant’Andrea apostolo in Bonzeno, l’oratorio di San Francesco da Paola in Biosio, l’oratorio dei Santi Bernardino da Siena e Sebastiano martire in Ombriaco, l’oratorio di San Carlo in Pradello, la chiesa della Beata Vergine delle Lacrime e San Giuseppe in Lezzeno, l’oratorio della Beata Vergine al Miracolo di Lezzeno, l’oratorio di San Domenico in Pendaglio e l’oratorio di San Gottardo di Oro. Nella parrocchia dei Santi martiri Giorgio, Nazaro e Celso di Bellano si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento, che risultava eretta nella chiesa sussidiaria di Santa Marta fin dal 1665, e la confraternita del Santissimo Rosario, eretta nella chiesa prepositurale. Il numero dei parrocchiani era di 3600 unità. Il clero risultava composto da otto canonici, compreso il preposito (Visita Ferrari, I, Pieve di Bellano).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia dei Santi Nazaro e Celso di Bellano figura sempre come sede vicariale nella regione V, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato dell’Alto Lario, nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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