parrocchia dei Santi Pietro e Paolo sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Le visite pastorali compiute tra XVI e XVIII secolo dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili a Dervio riportano costantemente gli atti relativi alla parrocchiale plebana e prepositurale dei Santi Pietro e Paolo.
Dervio fu sede di vicariato foraneo, incluso nella regione V della diocesi, fin dall’epoca post-tridentina.
Nel 1746, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Dervio, nella chiesa prepositurale e plebana dei Santi apostoli Pietro e Paolo di Dervio si aveva la “sodalitas” del Santissimo Sacramento nell’oratorio di San Gregorio vescovo, eretta una seconda volta e confermata con autorità ordinaria dall’arcivescovo Benedetto Erba Odescalchi nella sua visita pastorale del 1722. Il numero dei parrocchiani era di 354 unità, per un totale di 77 famiglie, di cui 257 comunicati. Il clero risultava composto, oltre che dal preposito, da quattro canonici. Entro i confini della prepositura di Dervio esistevano gli oratori di Santa Cecilia vergine e martire, dei Santi Quirico e Giulitta martiri, consacrato dal vescovo di Bobbio il 3 luglio 1625, dell’Immacolata Concezione, di giuspatronato della famiglia “de Rubiniis”, di San Gregorio vescovo e di San Leonardo (Visita Pozzobonelli, Pievi lacuali).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la chiesa prepositurale dei Santi Pietro e Paolo di Dervio possedeva fondi per 485.0.1/2 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 369 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della chiesa prepositurale di Dervio assommava a lire 859.1; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava a Roma (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1896, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Dervio, il reddito netto del beneficio parrocchiale ammontava a lire 745; esisteva inoltre un beneficio coadiutorale. Entro i confini della parrocchia di Dervio esistevano gli oratori dei Santi Quirico e Giulitta di Ponte in Villa, San Gregorio, San Leonardo di Castello e Santa Cecilia al Lago. Nella chiesa prepositurale dei Santi apostoli Pietro e Paolo di Dervio si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento e del Santissimo Rosario. Il numero dei parrocchiani era di 1090 unità (Visita Ferrari, I, Pieve di Dervio).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Dervio figura sempre sede vicariale nella regione V della diocesi, fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito ai quali fu attribuita al decanato dell’Alto Lario, nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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