parrocchia di San Vittore sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Vittore di Esino risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Varenna fin dal XIII secolo (Liber notitiae). Passò in seguito alla pieve di Perledo, quando questa venne costituita, forse nei primi anni del XIV secolo. La parrocchia di Esino potrebbe essersi staccata da Perledo intorno alla metà del XV secolo; essa compare già costituita nel 1455, all’epoca della visita pastorale dell’arcivescovo Gabriele Sforza (DCA, Pievi lacuali). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Esino, a cui era preposto il vicario foraneo di Perledo, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e dai delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Perledo, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1746, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Perledo, nella chiesa parrocchiale di San Vittore martire si avevano la “societas” del Santissimo Sacramento, istituita canonicamente all’altare maggiore il 28 gennaio ovvero giugno 1552 e la confraternita del Sacro Rosario, eretta all’altare della Beatissima Vergine il 17 maggio 1652 ovvero 1662; nel 1722 esse furono unite durante la visita pastorale dell’arcivescovo Benedetto Erba Odescalchi. Il numero dei parrocchiani era di 408, di cui 298 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Esino esistevano gli oratori di Sant’Antonio abate in Esino Superiore, di San Giovanni Battista in Esino Inferiore e di San Nicolao vescovo (Visita Pozzobonelli, Pievi lacuali).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la chiesa parrocchiale di San Vittore di Esino Superiore ed Esino Inferiore possedeva fondi per 342.18 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 438 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Esino assommava a lire 305.11.8; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1895, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Perledo, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 997.25; la rendita netta della coadiutoria mercenaria a lire 736.33. Entro i confini della parrocchia di Esino esistevano gli oratori di San Nicolao della confraternita del Santissimo Sacramento, di San Giovanni Battista in Esino Inferiore, di Sant’Antonio abate in Esino Superiore e di San Pietro. Nella chiesa parrocchiale di San Vittore di Esino si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani assommava a 976 (Visita Ferrari, I, Pieve di Perledo).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia di San Vittore di Esino è sempre stata inclusa nella pieve e nel vicariato foraneo di Perledo, nella regione V della diocesi, fino alla revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato dell’Alto Lario nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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