parrocchia di San Martino sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Martino risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Dervio fin dal XIII secolo (Liber notitiae). Nel XVI secolo era identificata come rettoria (Liber seminarii 1564). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di San Martino di Mont’Introzzo, a cui era preposto il vicario foraneo di Dervio, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e dai delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Dervio, inserita nella regione V della diocesi. La parrocchia comprendeva il territorio di Introzzo, Sueglio e Vestreno, costituenti il cosiddetto Monte di Introzzo.
Nel 1746, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Dervio, nella chiesa parrocchiale di San Martino vescovo del Mont’Introzzo si avevano la confraternita della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, eretta canonicamente l’11ottobre 1652. Il numero dei parrocchiani era di 1026, ma presenti 831, dei quali ultimi 674 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Mont’Introzzo esistevano gli oratori di Sant’Antonio abate, di San Bernardino di Sueglio, di San Giacomo apostolo di Vestreno, della Beata Vergine Maria di Bondo e l’oratorio alpestre di San Siro vescovo (Visita Pozzobonelli, Pievi lacuali).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Martino di Sueglio, alla quale risultavano uniti Introzzo e Vestreno, possedeva fondi per 27.9 2/4 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 547 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Mont’Introzzo assommava a lire 586.4.3; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1896, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Dervio, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 639.99 con l’esclusione di un beneficio coadiutorale. Entro i confini della parrocchia di Mont’Introzzo esistevano gli oratori di San Bernardino in Sueglio, di San Giacomo e San Carlo di Vestreno, di Sant’Antonio abate di Introzzo, della Beata Vergine Addolorata in Bondo, di San Sefirio sul Legnoncino e della Beata Vergine Assunta detto dei Confratelli. Nella chiesa di San Martino di Mont’Introzzo si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento, del Carmine e del Santissimo Rosario. Il numero dei parrocchiani assommava a 1500 (Visita Ferrari, I, Pieve di Dervio).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia di San Martino di Sueglio è sempre stata inclusa nella pieve e nel vicariato foraneo di Dervio, nella regione V della diocesi, fino alla revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato dell’Alto Lario nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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