parrocchia della Beata Vergine Assunta 1412 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Fu eretta il 10 maggio 1412, mediante separazione dalla prepositurale di Lecco, con atto rogato dal notaio Antoniolo della Torre per volontà dell’arcivescovo Giovanni Visconti (Decreti Federico Borromeo, Pieve di Lecco, fol. 30; Visita Pozzobonelli, Pieve di Lecco). La chiesa fu dotata di beni soggetti alla mensa arcivescovile di Milano e fu designato un unico parroco per la chiesa parrocchiale di Santa Maria e le due chiese di San Giovanni Battista e di San Lorenzo situate nel territorio parrocchiale (Marcora 1979). Il 20 ottobre 1566, ovvero 26 ottobre 1566 (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502), durante la visita dell’arcivescovo Carlo Borromeo, fu redatto l’atto di confermazione della parrocchia di Ballabio (Scritture Pieve di Lecco, 1540-1607, q. 5; Marcora, 1979).
Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Ballabio è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Lecco, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1746, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Lecco, nella chiesa parrocchiale della Beata Maria Vergine Assunta in Cielo di Ballabio si aveva il sodalizio della Beata Maria Vergine del Rosario, istituito dall’arcivescovo Federico Visconti, e unito a quello del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 592, di cui 403 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Ballabio esistevano gli oratori di San Giuseppe e di San Lorenzo in Ballabio Inferiore e l’oratorio di San Giovanni Battista (Visita Pozzobonelli, Pieve di Lecco).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta possedeva fondi per 607.20 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 582 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Ballabio assommava a lire 331.11; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava al padronato (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1897, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Lecco, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 817.03; la rendita netta del beneficio coadiutorale, di giuspatronato dei capi famiglia dei comuni di Ballabio Superiore e di Ballabio Inferiore, a lire 924.57. Nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Ballabio si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento e la confraternita del Santissimo Rosario. Entro i confini della parrocchia di Ballabio esisteva l’oratorio di San Lorenzo in Ballabio Inferiore. Il numero dei parrocchiani era di 962 unità (Visita Ferrari, I, Pieve di Lecco).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia della Beata Vergine Assunta di Ballabio Superiore è sempre stata inclusa nella pieve e nel vicariato foraneo di Lecco nella regione V della diocesi, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Lecco, nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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