parrocchia di Sant'Andrea sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Le chiese di Sant’Andrea e di San Michele di Pagnona risultano elencate tra le dipendenze della pieve della Valsassina fin dal XIII secolo (Liber notitiae). La parrocchia fu probabilmente eretta il 25 agosto 1490, con distacco dalla cura di Margno (Mastalli 1957). La chiesa di San Michele fu la prima sede parrocchiale (Cazzani 1984). Nel XVI secolo la chiesa di Sant’Andrea era identificata come rettoria (Liber seminarii 1564); figura come parrocchiale nel 1566, durante la prima visita pastorale dell’arcivescovo Carlo Borromeo (Cazzani 1984). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Pagnona, a cui era preposto il vicario foraneo di Primaluna, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e dai delegati arcivescovili nella pieve di Valsassina, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1746, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve della Valsassina, nella chiesa parrocchiale di Pagnona esisteva la confraternita della Beatissima Vergine Maria detta del Rosario, eretta canonicamente con bolla papale del 13 marzo 1576, e confermata con autorità ordinaria il 25 aprile 1582, con atto rogato dal notaio Bartolomeo Grattarola. A questa data risultava estinto il sodalizio del Santissimo Sacramento, istituito da Carlo Borromeo, di cui rimaneva memoria negli atti delle precedenti visite pastorali, in particolare dell’anno 1685 e dell’anno 1722. Il numero dei parrocchiani era di 265, di cui 209 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Pagnona non esistevano oratori (Visita Pozzobonelli, Pieve di Valsassina).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Sant’Andrea di Pagnona possedeva fondi per 79 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 220 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della chiesa parrocchiale di Pagnona assommava a lire 250; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1896, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Primaluna, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 1317.98; lo stato del beneficio coadiutorale della Beata Vergine e di San Carlo, di cui godeva il coadiutore di Indovero e Narro, assommava a lire 525.71. Entro i confini della parrocchia di Pagnona non esistevano oratori pubblici; si aveva solo un oratorio privato nella casa dell’allora defunto vicario spirituale di Pagnona. Nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea apostolo di Pagnona si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento e la Compagnia di San Luigi. Il numero dei parrocchiani era di 525 (Visita Ferrari, I, Pieve di Primaluna).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia di Sant’Andrea di Pagnona è sempre stata inclusa nella pieve e nel vicariato foraneo di Primaluna, nella regione V della diocesi, fino alla revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Primaluna nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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