parrocchia di San Dionigi sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Nel 1231 la chiesa di San Dionigi di Premana figura come cappellania curata nella pieve di Valsassina (DCA, Valsassina); risulta elencata sempre tra le dipendenze della pieve alla fine del XIII secolo (Liber notitiae). Nel XVI secolo era identificata come rettoria (Liber seminarii 1564). Risultava parrocchiale nel 1566 all’epoca della visita pastorale dell’arcivescovo Carlo Borromeo (ASDMi, Sezione X, Visite pastorali, Pieve di Valsassina, vol. 38).
Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di San Dionigi di Premana, a cui era preposto il vicario foraneo di Primaluna, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e dai delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Valsassina, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1746, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Valsassina, nella parrocchia di Premana si aveva la confraternita dei Disciplini eretta nell’oratorio della Concezione dell’Immacolata Vergine Maria dall’arcivescovo Alfonso Litta il 29 giugno 1658, come risultava dall’atto rogato dal notaio Giuseppe Volpi. Esisteva inoltre il Pio Monte “in pauperum subsidium” a cui sovrintendevano i fabbriceri della chiesa parrocchiale. La sua istituzione risultava dall’atto stipulato dal presbitero Lorenzo “Ticotius”, rettore di Pasturo il l’11 novembre 1676. Il numero dei parrocchiani era di 792, di cui 612 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Premana esistevano gli oratori della Concezione dell’Immacolata Vergine Maria, di San Sebastiano e Rocco e di Sant’Antonio abate (Visita Pozzobonelli, Pieve di Valsassina).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Dionigi di Premana possedeva fondi per 129 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 726 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Premana assommava a lire 448.9.6; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1896, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Primaluna, La rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 832.82, con l’esclusione di un beneficio coadiutorale. Entro i confini della parrocchia di Premana si avevano gli oratori dell’Immacolata, di San Rocco e di Sant’Antonio abate. Nella chiesa parrocchiale di San Dionigi vescovo di Premana si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento, che risultava fondata nel 1619, del Santo Rosario, di Sant’Ilario martire e di San Rocco. Il numero dei parrocchiani era di 1155 (Visita Ferrari, I, Pieve di Primaluna).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia di San Dionigi di Premana è sempre stata inclusa nella pieve e nel vicariato foraneo di Primaluna, nella regione V della diocesi, fino alla revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Primaluna nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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