parrocchia di San Lorenzo martire 1596 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Lorenzo risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Porlezza fin dal XIII secolo (Liber notitiae). Nella seconda metà del XVI secolo la chiesa di San Lorenzo era una cappellania della chiesa plebana di Porlezza (Cazzani 1981). La parrocchia fu eretta di diritto nel 1575, anno al quale risalgono le prime citazioni per la nuova parrocchia voluta da Carlo Borromeo, ma di fatto il 4 o 5 luglio 1596, con territorio smembrato da Porlezza, ad opera di Federico Borromeo (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502; DCA, Porlezza e Val Cavargna; Cazzani 1981). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di San Lorenzo di Cavargna, a cui era preposto il vicario foraneo di Porlezza, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e dai delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Porlezza, inserita nella regione II della diocesi.
Nel 1751, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Porlezza, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo levita e martire di Cavargna si avevano la confraternita “sine habitu” del Santissimo Sacramento, istituita dall’arcivescovo Alfonso Litta e la confraternita “sine habitu” del Santissimo Rosario eretta il 9 ottobre 1667 da Giovanni Battista “de Marinis”, maestro generale dell’ordine dei predicatori. Il numero dei parrocchiani era di 287, di cui 226 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Cavargna esistevano gli oratori di Sant’Antonio di Padova in località Vegna e di San Lucio (Visita Pozzobonelli, Pieve di Porlezza).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Cavargna non possedeva fondi; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 284 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Cavargna assommava a lire 327.1; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1895, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Porlezza, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 712. Entro i confini della parrocchia di Cavargna esistevano l’oratorio di Sant’Antonio di Padova in Vegna e l’oratorio di San Lucio sul Monte. Nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire di Cavargna si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 650 (Visita Ferrari, I, Pieve di Porlezza).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia di San Lorenzo di Cavargna è sempre stata inclusa nella pieve e nel vicariato foraneo di Porlezza, nella regione II della diocesi, fino alla revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Porlezza nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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