parrocchia di San Nicolao 1683 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La sua fondazione risale al 16 marzo 1683, in esecuzione della volontà espressa dal cardinale Federico Visconti durante la sua visita pastorale del 1682, con territorio smembrato da San Mamete, capopieve della Valsolda (Visita Pozzobonelli, Tre Valli Svizzere e Valsolda; DCA, Valsolda; Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502).
Nei pressi di Cressogno, in seguito a un evento miracoloso, nella seconda metà del XVI secolo era sorto il santuario di Nostra Signora dei Miracoli, detto della Caravina (DCA, Valsolda). Il territorio smembrato da San Mamete nel 1682 era stato unito al santuario che servì inizialmente da chiesa parrocchiale. Nel 1683, a istanza degli abitanti di Cressogno, fu eretto in chiesa parrochiale l’oratorio di San Nicolao mirense in Cressogno di Sotto (Cressonium vetus). I beni del santuario divennero i beni del beneficio parrocchiale di Cressogno (Mantegazza 1960). Si stabilì inoltre che il curato di Cressogno fosse per diritto il prefetto del santuario della Caravina (Visita Pozzobonelli, Tre Valli Svizzere e Valsolda; Pellegrini 1909).
Nel 1745, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Valsolda, nella chiesa parrocchiale di San Nicolao di Cressogno non esistevano confraternite. Entro i confini della parrocchia di Cressogno esisteva l’oratorio di San Carlo Borromeo e chiesa comparrocchiale della Beata Maria Vergine della Caravina (Pozzobonelli, Tre Valli Svizzere e Valsolda).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Nicolao di Cressogno Superiore ed Inferiore possedeva fondi per 3.1 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 70 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). La parrocchia di Cressogno in quanto parte della pieve della Valsolda era feudo della mensa arcivescovile e non era quindi subordinata ai regolamenti generali del governo di Milano.
Nel 1895, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di San Mamete, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 510.06. Entro i confini della parrocchia di Cressogno esistevano il santuario della Beata Vergine della Caravina e l’oratorio di San Carlo. Nella chiesa parrocchiale di San Nicolao vescovo non si avevano confraternite. Il numero dei parrocchiani era di 90 (Visita Ferrari, I, Pieve di San Mamete).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia di San Nicolao di Cressogno è sempre stata inclusa nella pieve di San Mamete e nel vicariato foraneo omonimo, nella regione II della diocesi, fino alla revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326) è stata attribuita al decanato di Porlezza nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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