parrocchia dei Santi Nazaro e Celso sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Nazaro risulta attestata alle dipendenze della pieve di Porlezza fin dal XIII secolo (Liber notitiae). Nel XVI secolo risulta che la chiesa di San Nazaro era cura separata, non più dipendente dalla chiesa plebana di Porlezza; aveva un rettore mantenuto dalla comunità (ASDMi, Sezione X, Visite Pastorali, Pieve di Porlezza, vol. 12, q. 10; Cazzani 1981). Fu probabilmente eretta parrocchia nel 1582, al tempo della visita pastorale di Carlo Borromeo; i decreti di quella visita attestano la fondazione del beneficio e l’intenzione di ampliamento della futura parrocchiale (Cazzani 1981). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di San Nazzaro Val Cavargna, a cui era preposto il vicario foraneo di Porlezza, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e dai delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Porlezza, inserita nella regione II della diocesi.
Nel 1751, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Porlezza, nella chiesa parrocchiale di San Nazzaro di San Nazzaro Val Cavargna si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento e del Sacratissimo Rosario, canonicamente erette, entrambe “sine usu saccorum” e la confraternita della Dottrina Cristiana. Il numero dei parrocchiani era di 310 unità, di cui 234 comunicati. Entro i confini della parrocchia di San Nazzaro esisteva l’oratorio di Sant’Antonio abate (Visita Pozzobonelli, Pieve di Porlezza)
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la chiesa parrocchiale dei Santi Nazaro e Celso di San Nazaro non possedeva fondi; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 406 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Nazaro assommava a lire 576.5; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava al popolo (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1895, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Porlezza, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 382.52. Entro i confini della parrocchia di San Nazzaro Val Cavargna esistevano l’oratorio di San Giovanni Battista e l’oratorio di Sant’Antonio abate e confessore. Nella chiesa parrocchiale dei Santi Nazaro e Celso di San Nazzaro Val Cavargna si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento e la confraternita del Santissimo Rosario, fondata il 13 giugno 1878. Il numero dei parrocchiani era di 774 (Visita Ferrari, I, Pieve di Porlezza)
Nel XIX e XX secolo la parrocchia dei Santi Nazaro e Celso di San Nazzaro Val Cavargna è sempre stata inclusa nella pieve e nel vicariato foraneo di Porlezza, nella regione II della diocesi, fino alla revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Porlezza nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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