vicariato foraneo di San Mamete 1640 - 1971
Il vicariato foraneo di San Mamete (Valsolda) venne istituito nel 1640 con decreto dell’arcivescovo Cesare Monti, durante la visita pastorale alla pieve di Porlezza; gli erano originariamente attribuite le parrocchie di Castello, Puria, Albogasio e San Mamete della pieve di Porlezza (DCA, Valsolda).
Inizialmente, per non ledere i diritti e i doveri del prevosto di Porlezza sulla Valsolda, che pure era sotto la signoria temporale degli arcivescovi di Milano, il vicariato non ebbe sede fissa e la carica di vicario veniva conferita al parroco più anziano (Mantegazza 1958).
Nel corso del XVII secolo furono erette in Valsolda le due nuove parrocchie di Loggio con Drano (1647) e di Cressogno (1683) (DCA, Valsolda).
Al principio del XIX secolo fu aggregata al vicariato della Valsolda la parrocchia di Campione d’Intelvi, subordinata, fino al 1797, alla signoria spirituale e temporale dell’abate di Sant’Ambrogio di Milano (DCA, Valsolda).
Il 10 settembre 1841 la chiesa di San Mamete fu eretta in prepositurale dall’arcivescovo Carlo Gaetano Gaysruck e da allora il vicariato foraneo di Valsolda ebbe sede fissa a San Mamete (Mantegazza 1958; DCA, Valsolda).
Nel 1945 Campione fu elevata a sede prepositurale in luogo (DCA, Valsolda).
Il vicariato di San Mamete, inserito nella regione II, cessò di esistere solo con la revisione della struttura territoriale della diocesi di Milano attuata nel 1971, quando comprendeva le parrocchie di Castello; Puria; Albogasio; San Mamete; Cressogno; Loggio con Drano. Non incluso nell’elenco dei nuovi vicariati foranei in base al decreto 11 marzo 1971 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971), le parrocchie che ne avevano fatto parte confluirono nel nuovo vicariato di Porlezza, quindi, dal 1972, nel decanato di Porlezza, nella zona pastorale III.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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