parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso 1490 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Nel XIII secolo sono attestate in Cortenova le chiese di San Michele e di Sant’Ambrogio (Liber notitiae). La futura chiesa parrocchiale avrebbe avuto sede nella chiesa di Sant’Ambrogio che, perduta la dedicazione a questo santo, sarebbe stata dedicata in seguito ai Santi Gervaso e Protaso (Cazzani 1984).
La parrocchia venne istituita il 7 ottobre 1490 da Giovanni Battista Ferro, vicario generale dell’arcivescovo Guido Antonio Arcimboldi, con territorio smembrato da Taceno, riservando al popolo di eleggere il parroco (Cazzani 1984; DCA, Valsassina). La “rettoria” dei Santi Gervasio e Protasio di Cortenova risulta attestata nel XVI secolo nella pieve della Valsassina (liber seminarii 1564).
Dal XVII al XVIII secolo la parrocchia di Cortenova, a cui era preposto il vicario foraneo di Primaluna, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e dai delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Valsassina, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1746, durante la prima visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Valsassina, nella chiesa parrocchiale dei Santi martiri Gervasio e Protasio di Cortenova si aveva la “sodalitas” dell’Augustissimo Sacramento, istituita all’altare della cappella maggiore nel 1578, come riportava solo un codice composto in quel tempo, e, mancando dell’erezione canonica, fondata, oppure confermata dall’arcivescovo Benedetto Erba Odescalchi con autorità ordinaria il 22 giugno 1722 e infine unita, dal medesimo arcivescovo, alla confraternita del Rosario. Il numero dei parrocchiani era di circa 400 unità, raggruppate in 70 famiglie. Entro i confini della parrocchia di Cortenova esistevano l’oratorio dei Santi Fermo e Rustico e l’oratorio pubblico di Santa Maria Maddalena nel territorio detto Prato San Pietro (Visita Pozzobonelli, Pieve di Valsassina).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la chiesa parrocchiale dei Santi Gervaso e Protaso di Cortenova con Prato San Pietro possedeva fondi per 256.12 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 429 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Cortenova assommava a lire 381.13; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava alla comunità (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1896, all’epoca della prima visita dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Primaluna, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 1576.37; la rendita netta della coadiutoria-cappellania a lire 1082. Entro i confini della parrocchia di Cortenova esisteva l’oratorio di Santa Maria Maddalena in Prato San Pietro, l’oratorio privato di San Fermo e Rustico di patronato Mornico e l’oratorio di San Giuseppe in Piano. Nella chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio di Cortenova si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 1027 (Visita Ferrari, I, Pieve di Primaluna).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso di Cortenova è sempre stata inclusa nella pieve e nel vicariato foraneo di Primaluna, nella regione V della diocesi fino alla revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326) quando è stata attribuita al decanato di Primaluna nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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