parrocchia di Sant'Antonio abate sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di Sant’Antonio abate è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Appiano; peraltro in data 15 gennaio 1650 sarebbe stata definitivamente sancita la smembrazione di Veniano dalla prepositurale (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502).
Nel 1747, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di Sant’Antonio abate di Veniano era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 390 anime complessive, di cui 246 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta nel 1583, confermata nel 1688, e la società della perpetua adorazione del Santissimo Sacramento, eretta dall’arcivescovo Benedetto Erba Odescalchi nel 1728. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa di Sant’Antonio abate, esistevano gli oratori di Maria Vegine in Campo e dei Santi Lorenzo e Fermo in Veniano Superiore (Visita Pozzobonelli, Pieve di Appiano).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Sant’Antonio di Veniano possedeva fondi per 107.10 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 354 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Veniano Inferiore assommava a lire 584.13.10; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1901, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Appiano, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 637,06; il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 807, compresi gli abitanti delle frazioni Veniano inferiore e Veniano Superiore; nel territorio parrocchiale esisteva la chiesa sussidiaria di San Lorenzo; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la pia unione delle Figlie di Maria, la pia unione dei Figli di San Luigi, l’associazione della Sacra Famiglia, la compagnia del Sacro Cuore di Gesù. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Appiano).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia di Sant’Antonio abate di Veniano è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Appiano, nella regione III, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato Appiano Gentile, nella zona pastorale II di Varese.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]