parrocchia di San Carlo 1590 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. L’erezione della parrocchia di Cazzago, sotto il titolo di Santa Maria e San Simpliciano, avvenne il 9 febbraio 1590 (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502). Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di Santa Maria e San Simpliciano, poi San Carlo, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Besozzo.
Nel 1748, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di San Carlo di Cazzago era costituito dal parroco e da altri tre sacerdoti residenti, tra cui un cappellano mercenario; per il popolo, che assommava a 303 anime complessive, di cui 209 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta dall’arcivescovo Federico Borromeo nel 1596, unita alla società della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, canonicamente istituita, i cui ascritti avevano facoltà di portare l’abito di colore bianco con cappuccio bigio (Visita Pozzobonelli, Pieve di Besozzo).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Carlo di Cazzago possedeva fondi per 96 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 355 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Cazzago assommava a lire 408; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1898, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Besozzo, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 804.07; il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 900; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, che risultava fondata nel 1766, la pia unione delle Figlie del Sacro Cuore e la compagnia di San Luigi Gonzaga, la Guardia d’onore, l’Apostolato della preghiera, e il consorzio del Carmine. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Besozzo).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia di San Carlo di Cazzago Brabbia è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Besozzo, nella regione II, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Besozzo, nella zona pastorale II di Varese; con decreto 2 maggio 1974 (decreto 2 maggio 1974) dell’arcivescovo Giovanni Colombo fu aggregata al decanato di Azzate (RDMi 1974).
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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