parrocchia di San Giorgio martire sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di San Giorgio di Schianno è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Varese. Nel 1755, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di San Giorgio di Schianno era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 346 anime complessive, di cui 210 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta nel 1713 sotto il patrocinio della Beata Maria Vergine, i cui ascritti seguivano le regole dettata dall’arcivescovo Carlo Borromeo e avevano facoltà di portare l’abito di colore ceruleo con scapolare rosso. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa di San Giorgio, esistevano gli oratori di San Martino e dei Santi Cosma e Damiano (Visita Pozzobonelli, Pieve di Varese).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Giorgio di Schianno possedeva fondi per 147.14 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 333 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Schianno assommava a lire 438.1.7; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Varese, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 1106,06; il clero era costituito dal parroco e da un cappellano coadiutore. I parrocchiani erano 825, compresi gli abitanti delle frazioni Vigano, Campagnola, Bellingera e Caselle, Canosa e Caselle, Villino Italia e Virginia; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e gli oratori dei Santi Cosma e Damiano e del Santissimo Redentore; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Varese).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia di San Giorgio martire di Schianno è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Varese, nella regione III, fino al 1951, quando fu attribuita al vicariato foraneo di Azzate; in seguito alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Varese, nella zona pastorale II di Varese; con decreto 2 maggio 1974 dell’arcivescovo Giovanni Colombo fu aggregata al decanato di Azzate (decreto 2 maggio 1974) (RDMi 1974).
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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