parrocchia di Sant'Alessandro sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di Sant’Alessandro di Albizzate, citata nel Liber notitiae sanctorum Mediolani, risalente alla fine del XIII secolo (Liber notitiae; Vigotti 1974), è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo nella pieve di Gallarate (Notitia cleri 1398) e come “rettoria” nel 1564 (Liber seminarii 1564), sempre nella pieve di Gallarate. Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di Sant’Alessandro è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Gallarate.
Nel 1750, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di Sant’Alessandro di Albizzate era costituito dal solo parroco; il popolo assommava a circa 650 anime complessive, di cui circa 450 comunicati; nell’oratorio della Santissima Trinità era costituita la confraternita della Beata Maria Vergine salutata dall’Angelo, aggregata all’arciconfraternita del riscatto nella chiesa di San Francesco in Roma il 28 maggio 1651, i cui ascritti avevano facoltà di indossare l’abito di colore bianco. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa di Sant’Alessandro, esistevano gli oratori della Santissima Trinità, San Luigi, Santa Maria Vergine in Valdarno (Visita Pozzobonelli, Pieve di Gallarate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Sant’Alessandro di Albizzate possedeva fondi per 148.9 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 678 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Albizzate assommava a lire 972.0.6; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Gallarate, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 651,85; il clero era costituito dal parroco e da un coadiutore. I parrocchiani erano 1450, compresi gli abitanti delle frazioni Valdarno e Airola; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori della Santissima Trinità, San Luigi di Tolosa, San Giovanni Battista, Purificazione di Maria Vergine; nella chiesa della Santissima Trinità era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, nella parrocchiale la pia unione delle Figlie di Maria e la compagnia di San Luigi Gonzaga, i Terziari francescani, l’Apostolato del Sacro Cuore. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Gallarate).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia di Sant’Alessandro di Albizzate è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Gallarate, nella regione I, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Gallarate, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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