parrocchia dei Santi Martino e Antonio abate sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Martino di Ferno è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo nella pieve di Gallarate (Notitia cleri 1398) e come “rettoria” nel 1564 (Liber seminarii 1564), sempre nella pieve di Gallarate. Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di San Martino e Sant’Antonio è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Gallarate.
Nel 1750, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di Sant’Antonio abate di Ferno era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 980 anime complessive, di cui 717 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella chiesa di San Martino era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta dall’arcivescovo Carlo Borromeo, i cui ascritti seguivano le regole dei disciplini e avevano facoltà di indossare l’abito di colore rosso; nella chiesa di Sant’Antonio era istituita la confraternita del Santissimo Rosario; ancora nella parrocchiale era istituita la confraternita della Santa Croce, eretta nel 1730. Nel territorio della parrocchia esisteva anche l’oratorio di Santa Maria Assunta (Visita Pozzobonelli, Pieve di Gallarate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Sant’Antonio di Ferno possedeva fondi per 203.23 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1079 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Ferno assommava a lire 1227.17.6; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Gallarate, il reddito netto del beneficio parrocchiale non fu rilevato; il clero era costituito dal parroco e da un coadiutore. I parrocchiani erano 2300; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di Sant’Antonio e di Santa Maria; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la Pia unione delle Figlie di Maria e il Consorzio di San Luigi Gonzaga. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Gallarate).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia dei Santi Martino e Antonio abate di Ferno è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Gallarate, nella regione I, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Gallarate, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8115095/