parrocchia di Sant'Eusebio vescovo 1610 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La parrocchia di Caiello fu eretta nel 1610. Il 25 gennaio 1630 fu attuato invece lo smembramento di Premezzo da Caiello. Non molto tempo dopo, il 7 aprile 1633, avvenne la riunificazione dei due territori (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502). Tra XVII e XVIII secolo, la parrocchia di Sant’Eusebio è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Gallarate.
Nel 1750, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di Sant’Eusebio martire e vescovo di Caiello era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a circa 400 anime complessive, di cui circa 300 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita senz’abito del Santissimo Sacramento. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa di Sant’Eusebio martire e vescovo, esisteva l’oratorio di Sant’Antonino martire in Premezzo (Visita Pozzobonelli, Pieve di Gallarate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Sant’Eusebio di Cajello possedeva fondi per 159.6 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 383 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Cajello assommava a lire 860.18.9; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Gallarate, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 752.84; il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 800 circa; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di San Luigi e di Maria Vergine Immacolatai; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la pia unione delle Figlie di Maria, la compagnia di San Luigi Gonzaga, la pia unione della Sacra Famiglia. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Gallarate).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia di Sant’Eusebio di Caiello è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Gallarate, nella regione I, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Gallarate, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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