parrocchia di Sant'Antonino sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di Sant’Antonino è citata nel Liber notitiae sanctorum Mediolani, risalente alla fine del XIII secolo (Liber notitiae; Vigotti 1974). Un atto di consacrazione della chiesa del 19 agosto 1476, rogato dal notaio Stefano de Cani, di Lonate Pozzolo, è conservato presso l’Archivio storico diocesano di Milano. Il primo sacerdote noto che ebbe la qualifica ufficiale di parroco fu Giovanni Giroldi, eletto con istrumento del 31 gennaio 1550. Nel 1705, una nota delle rendite del curato G. A. Visconti riferisce che all’epoca vi erano nella parrocchia 50 fuochi. Nel 1736 la cura di Sant’Antonino fu separata da quella di San Michele di Magnago per comodità dei fedeli (Oltrona Visconti 1969).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Sant’Antonio di Sant’Antonino possedeva fondi per 238.7 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 357 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Sant’Antonino assommava a lire 548.10.9; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia di Sant’Antonino è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Dairago, e dal 1903 nel vicariato foraneo di Castano Primo, nella regione III; in seguito alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Gallarate, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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