parrocchia della Purificazione di Maria Vergine 1610 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Fu eretta il 19 maggio 1610 (Scritture Pieve di Gallarate, 1533-1623, q. 22). Tra XVII e XVIII secolo, la parrocchia della Purificazione di Maria Vergine di San Macario o di Cassina del Manzo è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Gallarate.
Nel 1750, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia della Purificazione di Maria Vergine di San Macario era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 576 anime complessive, di cui 417 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta dall’arcivescovo Federico Borromeo, i cui ascritti avevano ottenuto la facoltà di indossare l’abito di colore rosso dall’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli; la confraternita della Beata Maria Vergine dei sette dolori, approvata dall’arcivescovo Alfonso Litta il 22 settembre 1670 (Visita Pozzobonelli, Pieve di Gallarate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Macario di Samarate possedeva fondi per 184.22 pertiche, e la coadiutoria 320.13; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1328 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Macario assommava a lire 662.10; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Gallarate, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 632,09; il clero era costituito dal parroco, da un coadiutore e da un cappellano. I parrocchiani erano 1500, compresi gli abitanti delle frazioni Ferno, Samarate, Cascina di Sopra; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di San Giuseppe e degli Angeli custodi, cimiteriale; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la pia unione delle Figlie di Maria e la compagnia di San Luigi Gonzaga, la compagnia di San Francesco e la pia unione della Sacra Famiglia. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Gallarate).
Nel XIX e XX secolo, la parroccha della Purificazione di Maria Vergine di San Macario è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Gallarate, nella regione I, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Gallarate, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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