parrocchia della Natività di Maria Vergine 1394 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La parrocchia di Verghera fu eretta il 30 aprile 1394 (Scritture Pieve di Gallarate, 1371-1570). Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di Santa Maria di Verghera è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Gallarate.
Nel 1750, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 411 anime complessive, di cui 310 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita della Beata Vergine del Monte Carmelo, istituita dal padre Lorenzo Sant’Elia generale dei frati scalzi il 4 dicembre 1649, con facoltà per gli ascritti di indossare l’abito di colore rosso; si ritrovava inoltre la congregazione delle Vergini di Sant’Orsola, istituita dall’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli il 9 aprile 1750. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, esisteva l’oratorio di San Bernardo (Visita Pozzobonelli, Pieve di Gallarate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Santa Maria di Cassina Verghera possedeva fondi per 387.8 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 350 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Cassina Verghera assommava a lire 760.15.10; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Gallarate, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 1023,39; il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 930. Nel territorio parrocchiale esisteva l’oratorio di San Bernardo; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la compagnia di San Luigi Gonzaga, maschile e femminile, la pia unione delle famiglie cristiane, la pia associiazione degli agonizzanti; era attiva inoltre la Società cattolica di San Giuseppe, fondata nel 1897. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Gallarate).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia della Natività di Maria Vergine è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Gallarate, nella regione I, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Gallarate, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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