parrocchia di San Vittore martire sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Tra XVII e XVIII secolo, la parrocchia prepositurale di San Vittore è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Bedero o della Valtravaglia. L’erezione del beneficio coadiutorale di San Vittore in Bedero avvenne nel 1620 (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502).
Nel 1748, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia prepositurale di San Vittore di Bedero era costituito dal preposito e da otto canonici; per il popolo, che assommava a circa 1100 anime complessive, di cui 642 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella prepositurale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta dall’arcivescovo Carlo Borromeo il 6 settembre 1582, i cui ascritti avevano facoltà di portare l’abito di colore rosso; esisteva inoltre all’altare della Beata Maria Vergine la confraternita senz’abito del Santissimo Rosario, eretta il 13 luglio 1607; era costituita anche la confraternita del suffragio dei vivi e dei morti, eretta all’altare di San Giovanni evangelista, aggregata all’arciconfraternita dell’orazione del Monte in Roma il 5 ottobre 1641; erano presenti infine quattordici donne della congregazione delle Orsoline in una propria casa, nella quale vivevano giusta le regole approvate da Giovanni Fontana arciprete della metropolitana e vicario generale il 21 febbraio 1585. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa di San Vittore, esistevano gli oratori San Rocco, San Giorgio, Sant’Andrea, Santa Maria della Corte in Muceno; San Pietro apostolo in Brezzo; Beata Maria Vergine in Planezza; San Martino, dismesso (Visita Pozzobonelli, Pieve di Bedero).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la prepositura di San Vittore di Bedero possedeva fondi per 11.16 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 862 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della prepositurale in cura d’anime di Bedero assommava a lire 816.12.6 e il canonicato coadiutorale 409.17.9; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava a Roma, quella della coadiutoria all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1897, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Bedero, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 457,12; il clero era costituito dal parroco e da un coadiutore in Muceno. I parrocchiani erano 1150, compresi gli abitanti delle frazioni Bedero, Brezzo, Muceno, Ticinallo, al Lago; nel territorio parrocchiale esisteva la chiesa di San Giorgio, il santuario della Natività di Maria Santissima, gli oratori di San Rocco, San Pietro, San Martino; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, fondata da San Carlo, la pia unione delle Figlie di Maria; era inoltre attivo il Circolo popolare cattolico sotto il titolo di San Vittore, fondato nel 1896. Nel territorio della parrocchia era sita una casa delle suore Orsoline con collegio di educazione femminile. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Bedero).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia prepositurale di San Vittore fu sempre sede di vicaria foranea, nella regione II, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Luino, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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