parrocchia di Santa Maria Assunta sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di Santa Maria di Voldomino è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo nella pieve di Travaglia (Notitia cleri 1398) e come “rettoria” nel 1564 (Liber seminarii 1564), sempre nella pieve di Valtravaglia. Citata sicuramente come parrocchia della Valtravaglia nel 1565, unitamente a Biviglione (Frigerio 1999). Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di Santa Maria Assunta è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Val Travaglia.
Nel 1748, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia della Beata Maria Vergine in Cielo Assunta di Voldomino era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 489 anime complessive, di cui 359 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la scola del Santissimo Sacramento, eretta dall’arcivescovo Federico Borromeo nel 1596 e unita il 15 giugno 1720 dall’arcivescovo Benedetto Erba Odescalchi alla società del Santissimo Rosario, istituita all’altare della Beata Maria Vergine il 10 aprile 1649 o il 28 luglio 1648. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa della Beata Maria Vergine, esistevano gli oratori di San Biagio e di San Quirico in Biviglione (Visita Pozzobonelli, Pieve di Bedero).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Santa Maria Assunta di Voldomino possedeva fondi per 50.13.1,5 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 760 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Voldomino assommava a lire 597.5; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nei primi decenni del XIX secolo, la parrocchia di Santa Maria Assunta di Voldomino era ancora inserita nella pieve di Val Travaglia, nella regione II; nel 1836 venne compresa nel vicariato foraneo di Luino.
Nel 1895, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Luino, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 387,21; esisteva inoltre un beneficio coadiutorale; il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 1350, compresi gli abitanti delle frazioni di Biviglione, Baggiolina, Molino e Voldomino Inferiore; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di San Biagio e di San Quirico; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, fondata nel 1707, la congregazione dei Terziari francescani, la pia unione del Sacro Cuore di Gesù, la pia unione delle madri cattoliche, le Orsoline. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Luino).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Voldomino rimase sempre attribuita al vicariato foraneo di Luino, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Luino, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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