parrocchia dell'Annunciazione 1589 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Fu eretta il 18 febbraio 1589 (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502), per separazione da Montegrino decretata dall’arcivescovo Gaspare Visconti (Frigerio 1999). Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di Santa Maria Annunciata è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Val Travaglia.
Nel 1748, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia dell’Annunciazione della Beata Maria Vergine era costituito dal parroco e da due altri sacerdoti residenti; per il popolo, che assommava a 543 anime complessive, di cui 381 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituito canonicamente il sodalizio del Santissimo Sacramento, eretto il 7 aprile 1608; esisteva inoltre la confraternita del Santissimo Rosario all’altare della Beata Maria Vergine, eretta il 22 maggio 1672, unita al sodalizio del Santissimo Sacramento (Visita Pozzobonelli, Pieve di Bedero).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Santa Maria Annunciata di Bosco possedeva fondi per 68.19.1,5 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 423 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Bosco assommava a lire 349; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava al padronato (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nei primi decenni del XIX secolo, la parrocchia dell’Annunciazione di Bosco era ancora inserita nella pieve di Val Travaglia, nella regione II; nel 1836 venne compresa nel vicariato foraneo di Luino.
Nel 1895, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Luino, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 207.17; il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 500, compresi gli abitanti delle frazioni Piandolina e Mulinetto; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la confraternita del Santo Rosario, la confraternita di Maria Santissima Addolorata, la pia unione delle Figlie di Maria, la compagnia di San Luigi Gonzaga, la congregazione dei Terziari francescani, la pia unione della Sacra Famiglia. La parrocchia era di nomina comunale (Visita Ferrari, I, Pieve di Luino).
Nel XX secolo, la parrocchia di Bosco rimase sempre compresa nel vicariato fornaeo di Luino, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Luino, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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