parrocchia di San Lorenzo martire 1559 - 1986
Parrocchia della diocesi di Milano. Nel 1559 la comunità di Armio, nella Valtravaglia, si staccò da quella di Campagnano, ed è citata sicuramente come parrocchia nel 1565, unitamente a Cadero e Graglio. Nel 1561 Cadero e Graglio furono separati da Armio, ma sotto un solo parroco; tuttavia ancora nel 1581 fu stabilito che il parroco risiedesse a turno a Armio, Cadero, Graglio. Cadero fu smembrata nel 1640, Graglio nel 1739 (Frigerio 1999). Una nuova erezione della parrocchiale in unione con Graglio, ma smembrata da Cadero, avvenne in data 15 giugno 1671 (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502). Tra XVII e XVIII secolo, la parrocchia di San Lorenzo martire è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Val Travaglia.
Nel 1748, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di San Lorenzo di Armio era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 494 anime complessive, di cui 348 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la società del Santissimo Sacramento, eretta dall’arcivescovo Carlo Borromeo nel 1574, di nuovo eretta dall’arcivescovo Cesare Monti l’11 maggio 1641 con facoltà di portare l’abito di colore rosso; esisteva inoltre il sodalizio della Beata Maria Vergine della Cintura, eretta il 7 maggio 1728 (Visita Pozzobonelli, Pieve di Bedero).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Lorenzo di Armio possedeva fondi per 23.8 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 475 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Armio assommava a lire 490.2; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nei primi decenni del XIX secolo, la parrocchia di San Lorenzo martire di Armio era ancora inserita nella pieve di Val Travaglia, nella regione II; nel 1836 venne compresa nel vicariato foraneo di Luino.
Nel 1895, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Luino, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 566; il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 500; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, fondata l’11 maggio 1641, la pia unione delle Figlie di Maria, la congregazione dei Terziari francescani, la pia unione dei cinturati (Visita Ferrari, I, Pieve di Luino).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Armio rimase sempre inclusa nel vicariato foraneo di Luino, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Luino, nella zona pastorale II di Varese.
Con decreto del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, in data 4 luglio 1986, fu stabilito che le parrocchie di San Lorenzo in località Armio, Natività di Maria Vergine in località Biegno, Santi Gervaso e Protaso in località Graglio e Assunzione di Maria in località Lozzo, site nel comune di Veddasca, fossero costituite in un’unica parrocchia denominata San Carlo, con sede in Armio (decreto 4 luglio 1986/13) (RDMi 1986).
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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