parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso martiri 1739 - 1986
Parrocchia della diocesi di Milano. Nel 1565 Graglio è citata unitamente a Cadero sotto la parrocchia unitaria di Armio, compresa nella Valtravaglia. Nel 1561 Cadero e Graglio furono separati da Armio, ma sotto un solo parroco; tuttavia ancora nel 1581 fu stabilito che il parroco risiedesse a turno a Armio, Cadero, Graglio (Frigerio 1999). Una nuova erezione della parrocchiale di Armio in unione con Graglio, smembrata da Cadero, avvenne in data 15 giugno 1671. La parrocchia venne istituita, con la separazione da Armio, il 20 gennaio 1739 (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502).
Nel 1748, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso di Graglio era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 291 anime complessive, di cui 210 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la società del Santissimo Sacramento, eretta dall’arcivescovo Carlo Borromeo nel 1574, unita al sodalizio del Santissimo Rosario istituito presso l’altare del Santissimo Rosario, i cui ascritti avevano facoltà di portare l’abito. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, esisteva l’oratorio di San Giuseppe in Penedegra (Visita Pozzobonelli, Pieve di Bedero).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia dei Santi Protaso e Gervaso di Graglio possedeva fondi per 30.12.1, 5 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 264 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Graglio assommava a lire 387.10; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nei primi decenni del XIX secolo, la parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso martiri di Graglio era ancora inserita nella pieve di Val Travaglia, nella regione II; nel 1836 venne compresa nel vicariato foraneo di Luino. Nel 1895, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Luino, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 902,26; il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 279; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di San Giuseppe e della Madonna della Neve; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la Pia unione delle Figlie di Maria. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Luino).
La parrocchia di Graglio rimase attribuita al vicariato di Luino fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Luino, nella zona pastorale II di Varese.
Con decreto del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, in data 4 luglio 1986, fu stabilito che le parrocchie di San Lorenzo in località Armio, Natività di Maria Vergine in località Biegno, Santi Gervaso e Protaso in località Graglio e Assunzione di Maria in località Lozzo, site nel comune di Veddasca, fossero costituite in un’unica parrocchia denominata San Carlo, con sede in Armio (decreto 4 luglio 1986/13) (RDMi 1986).
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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