parrocchia di Santa Maria Assunta sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Nel 1498 avvenne la consacrazione della nuova chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta, che dicenne la nuova chiesa plebana di Angera (Cucchiara 1995). Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia prepositurale di Santa Maria Assunta è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Angera.
Nel XVIII secolo vivevano nel suo territorio circa 1500 anime. Nella stessa epoca la parrocchia comprendeva anche le località di Barzola, Capronno e Ranco (Cucchiara 1995).
Verso la fine del XVIII secolo, nella tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta prepositura in cura d’anime di Angera assommava a lire 1005.16.10; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava a Roma (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1896, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Angera, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 2213,17, al quale si aggiungevano il beneficio coadiutorale di Capronno, la coadiutoria di San Lorenzo di Angera e una coadiutoria superdiaria; il clero era costituito dal parroco e da quattro coadiutori. I parrocchiani erano 3500 circa, compresi gli abitanti delle frazioni di Capronno e Barzola; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e gli oratori di Sant’Alessandro, Sisinio e Martirio; San Quirico al Monte; Santa Maria Maddalena in Capronno; Santi Cosma e damiano in Barzola; Beata Vergine Annunciata alla Paletta; il santuario della Beata Maria Vergine alla Riva e l’oratorio dell’Immacolata delle suore di San Vincenzo; nella chiesa di Sant’Alessandro era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento e nella parrocchiale la confraternita di Santa Marta (Visita Ferrari, I, Pieve di Angera).
Nel corso del XIX e XX secolo, la parrocchia prepositurale di Santa Maria Assunta di Angera rimase sempre sede vicariale, nella regione II, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Sesto Calende, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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