parrocchia di Sant'Agnese sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia prepositurale e plebana di Sant’Agnese di Somma è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Somma. Nel 1750, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia prepositurale e collegiata di Somma era costituito dal preposito e dal capitolo comprendente quindici canonici e un custode; per il popolo, che assommava a 1750 anime complessive, di cui circa 1090 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nell’oratorio di San Rocco era istituita la confraternita del Santissimo Saramento; nell’oratorio di San Bernardino la confraternita delle Sacre Stigmate; nell’oratorio di San Vito la confraternita dei disciplini, tutte con facoltà di indossare l’abito, devote alle regole dettate da san Carlo. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa prepositurale di Sant’Agnese e ai predetti oratori, esistevano gli oratori di San Carlo al Lazzaretto e di Santa Maria Maddalena. In Somma esistevano infine il luogo pio della carità, riduzione dell’epoca di san Carlo di diverse scuole; il luogo pio del monte di pietà, fondato dal canonico Gerolamo Fontana; l’ospizio dei reverendi padri minimi di San Francesco di Paola, con propria chiesa (Visita Pozzobonelli, Pieve di Somma).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Sant’Agnese di Somma possedeva fondi per 136.18 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 2700 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della prepositurale in cura d’anime di Somma assommava a lire 1649.2.6, il canonicato coadiutorale 733.4.3; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava al padronato (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1899, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Somma, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 1759; il clero era costituito dal parroco, da due coadiutori e da un cappellano alle Case Nuove. I parrocchiani erano 6000, compresi gli abitanti delle frazioni Cascina Maddalena, Case Nuove, Vira; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di San Vito, San Bernardino, San Rocco, San Carlo, Sant’Andrea, San Luigi Gonzaga, Annunciazione; nell’oratorio di San Bernardino era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, che risultava fondata da san Carlo; nell’oratorio di San Vito la confraternita di San Vito, che risultava fondata nel 1586 dal sacerdote Giovanni Fontana; nella parrocchiale la pia unione delle Figlie di Maria e la compagnia di San Luigi Gonzaga, i Terziari francescani, la congregazione del Sacro Cuore. La parrocchia era di nomina privata (Visita Ferrari, I, Pieve di Somma).
Nel XIX e XIX secolo, la parrocchia prepositurale di Sant’Agnese rimase sempre sede vicariale, nella regione I, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Somma Lombardo, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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