parrocchia di San Giorgio martire 1586 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. L’erezione della parrocchiale di Bisuschio risulta alla data del 6 ottobre 1586 (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502). Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di San Giorgio di Bisuschio è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Arcisate.
Nel 1751, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di San Giorgio martire di Bisuschio era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 904 anime complessive, di cui 590 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nell’oratorio di San Dionigi era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta canonicamente dall’arcivescovo Federico Borromeo l’8 aprile 1627 e aggregata nel 1690 alla confraternita del Santissimo Rosario, i cui ascritti avevano facoltà di portare l’abito di colore rosso. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa di San Giorgio martire, esistevano gli oratori di San Giuseppe o San Dionigi, e di San Bartolomeo (Visita Pozzobonelli, Pieve di Arcisate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Giorgio di Bisuschio possedeva fondi per 322.15 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 937 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Bisuschio assommava a lire 1074.15; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava al padronato (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1896, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Arcisate, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 1287.45; il clero era costituito dal parroco, da un coadiutore e dal cappellano della cappellania Cicogna. I parrocchiani erano 1900, compresi gli abitanti delle frazioni Pogliano, Ponte, Ravasina, Piano; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori dei Santi Anna e Sebastiano, San Giuseppe, San Rocco al Lazzaretto, Santissima Maria Vergine al palazzo Cicogna; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la confraternita del Sacro Cuore di Gesù per donne nubili, la compagnia degli operai di Santa Lucia, la compagnia di San Luigi, la pia associazione della Santa Infanzia, il pio consorzio delle donne sotto il titolo della Beata Vergine Addolorata, la congregazione del Terz’Ordine di San Francescco d’Assisi. La parrocchia era di nomina della famiglia Mozzoni-Cicogna (Visita Ferrari, I, Pieve di Arcisate).
Nel XIX e XIX secolo, la parrocchia di San Giorgio martire di Bisuschio rimase sempre inserita nella pieve e vicariato foraneo di Arcisate, nella regione IIII, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Arcisate, denominato Valceresio a decorrere dal 1978-1979, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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