parrocchia di Sant'Antonio abate sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di San Cristoforo (poi San Giacomo) di Cuasso al Piano è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Arcisate.
Nel 1751, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia dei Santi Giacomo e Cristoforo di Cuasso al Piano era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 452 anime complessive, di cui 326 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la società del Santissimo Sacramento, eretta il 1 novembre 1561 dal visitatore Ambrogio Calco. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, esistevano gli oratori della Beata Maria Vergine in Cielo Assunta in Campagna e di San Salvatore sopra il Monte (Visita Pozzobonelli, Pieve di Arcisate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Giacomo di Cuasso al Piano possedeva fondi per 123.2 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 463 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Cuasso al Piano assommava a lire 520.1; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Arcisate, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 660; il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 600i; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori dei Santi Giacomo e Cristoforo e di Santa Maria Assunta o Madonna in Campagna; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, il sodalizio della Beata Vergine del Carmine, la pia unione delle Figlie di Maria, l’associazione della Sacra Famiglia, la pia unione della Santa Infanzia, la congregazione del Terz’Ordine di San Francescco. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Arcisate).
Nel XIX e XIX secolo, la parrocchia di Sant’Antonio abate di Cuasso al Piano rimase sempre inserita nella pieve e vicariato foraneo di Arcisate, nella regione IIII, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Arcisate, denominato Valceresio a decorrere dal 1978-1979, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 12/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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