parrocchia di San Giovanni Battista sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Pietro di Induno, citata nel Liber notitiae sanctorum Mediolani, risalente alla fine del XIII secolo (Liber notitiae; Vigotti 1974), è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo nella pieve di Arcisate (Notitia cleri 1398) e come “rettoria” nel 1564 (Liber seminarii 1564), sempre nella pieve di Arcisate. La chiesa fu visitata dal prevosto di Arcisate per incarico della curia arcivescovile il 23 maggio 1565 (Buzzi 1995). La parrocchia di Induno venne visitata da san Carlo Borromeo nel 1574 e nel 1586 dall’arcivescovo Gaspare Visconti. Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di San Pietro di Induno è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Arcisate.
Nel 1751, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di San Giovanni Battista di Induno era costituito dal parroco, da un coadiutore in cura d’anime e da quattro cappellani residenti; il popolo assommava a 1462 anime complessive, di cui 964 comunicati; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento e del Santissimo Rosario, i cui ascritti seguivano le regole dei disciplini e avevano facoltà di portare l’abito di colore bianco e rosso. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa di San Giovanni Battista, esistevano gli oratori della Beata Maria Vergine e San Bernardino; Beata Maria Vergine Immacolata Concezione alla Casa del Bosco; San Sebastiano a Bregazzana; Santi Re Magi; Santa Caterina; San Salvatore; Santi Giuseppe e Antonio di Padova, e gli oratori privati dei Santi Angeli custodi e della Beata Vergine Maria Assunta (Visita Pozzobonelli, Pieve di Arcisate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Pietro di Induno possedeva fondi per 296.15 pertiche, e 58 la coadiutoria di Frascarolo; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1393, unitamente a Frascarolo (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Induno assommava a lire 1083.14.9; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario, la coadiutoria 290.3, ed era di nomina del padronato (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
La sede parrocchiale fu trasportata nel 1786 dall’antica chiesa di San Pietro in silvis nella chiesa di San Giovanni, collocata al centro del paese (DCA, Induno Olona).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Arcisate, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 913,86; il clero era costituito dal parroco e da un cappellano in cura d’anime, con un coadiutore a Bregazzana. I parrocchiani erano 2800, compresi gli abitanti delle frazioni; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori dei Santi Re Magi in Olona, Santa Caterina alla Motta, Maria Assunta alla Quadronna, San Pietro, Maria Nascente, San Giuseppe a Dardo, Santi Angeli a Frascarolo, San Salvatore, Sacra Famiglia in casa Lattuada, Vergine Saddolorata al cimitero; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento dal 1639; esisteva inoltre la confraternita femminile del Santissimo Sacramento, eretta nel 1856 nell’oratorio di San Bernardino; le pie unioni comprendevano le Figlie di Maria, fondata con decreto arcivescovile 11 dicembre 1895 e aggregata all’unione primaria di Roma, e la pia unione di San Luigi, istituita nel 1896. La parrocchia era di nomina ecclesiastica (Visita Ferrari, I, Pieve di Arcisate).
Nel XIX e XIX secolo, la parrocchia di San Giovanni Battista di Induno Olona rimase sempre inserita nella pieve e vicariato foraneo di Arcisate, nella regione IIII, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Arcisate, denominato Valceresio a decorrere dal 1979, nella zona pastorale II di Varese. Nel corso del XX secolo la parrocchia di Induno Olona perse la frazione di Bregazzana, che divenne parrocchia autonoma il 17 luglio 1925.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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