parrocchia dei Santi Pietro e Paolo 1742 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La parrocchia di Cazzone fu istituita il 31 luglio 1742, per smembramento dalla parrocchiale di Ligurno, nella pieve di Arcisate (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502). L’erezione della nuova parrocchia era stata richiesta dal console e dagli abitanti di Cazzone al cardinale Stampa il 1 marzo 1742.
Nel 1751, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia dei Santi apostoli Pietro e Paolo era costituito dal parroco e da altri quattro sacerdoti residenti; per il popolo, che assommava a 434 anime complessive, di cui 300 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita sotto il doppio titolo del Santissimo Sacramento e del Santissimo Rosario, eretta nel 1743 dal vicario capitolare Giuseppe Pozzobonelli, i cui ascritti seguivano le regole prescritte da san Carlo e avevano facoltà di portare l’abito di colore rosso (Visita Pozzobonelli, Pieve di Arcisate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Cazzone possedeva fondi per 2.5 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 591 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Cazzone assommava a lire 690.3; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Arcisate, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 579.95; il clero era costituito dal parroco e dal cappellano della cappellania Broggi. I parrocchiani erano 1294, compresi gli abitanti della frazione di Pianezzo; nel territorio parrocchiale esisteva la chiesa cimiteriale della Madonna in Campagna; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento e la pia unione delle Figlie di Maria. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Arcisate).
Nel XIX e nei primi due decenni del XX secolo, la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Cantello è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Arcisate, nella regione III; con decreto 23 gennaio 1923 l’arcivescovo Eugenio Tosi stralciò la parrocchia di Cantello dal vicariato di Arcisate e la unì al nuovo vicariato foraneo di Malnate, inserito nella regione forense III (decreto 23 gennaio 1923) (Fondo Avvocatura della Curia arcivescovile di Milano, Malnate), al quale rimase attribuita fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Varese, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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