parrocchia di San Michele arcangelo 1575 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. L’erezione della parrocchia di Bosto, unita a Giubiano, avvenne nel 1575 (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502). Tra XVI e XVIII secolo la parrocchia di San Michele di Bosto è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e dai delegati arcivescovili nella pieve di Varese.
Nel 1755, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia dei Santi Michele e Chiara di Bosto era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 538 anime complessive, di cui 369 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento e della Santissima Trinità, eretta nel 1686 e aggregata il 2 luglio 1686 all’arciconfraternita della Santissima Trinità in Roma, i cui ascritti seguivano le regole dei disciplini e avevano facoltà di portare l’abito di colore rosso. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa di San Michele, esisteva l’oratorio di San Pietro apostolo (Visita Pozzobonelli, Pieve di Varese).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Michele di Bosto possedeva fondi per 11.11 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 565 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Bosto assommava a lire 460.19; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1898-1899, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Varese, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 570.82; il clero era costituito dal parroco e da un coadiutore. I parrocchiani erano 1650, compresi gli abitanti delle frazioni di Bustecca, Rosario, Mentastina, Bustecca Bossi, Ca’ di Sasso, Nisontano, Boveri; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di San Michele e di San Carlo; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la pia unione delle Figlie di Maria, la compagnia di San Luigi Gonzaga. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Varese).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia di San Michele arcangelo di Bosto è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Varese, nella regione III, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Varese, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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