parrocchia di San Carlo Borromeo 1640 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. L’erezione della parrocchia di Lissago avvenne il 15 dicembre 1640 (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502). Tra XVII e XVIII secolo la parrocchia di San Carlo di Lissago è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e dai delegati arcivescovili nella pieve di Varese.
Nel 1755, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia dei Santi Carlo e Zenone di Lissago era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 202 anime complessive, di cui 155 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, senz’abito. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa dei Santi Carlo e Zenone, esisteva l’oratorio di Sant’Ambrogio in Calcinate degli Origoni (Visita Pozzobonelli, Pieve di Varese).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Carlo di Lissago possedeva fondi per 85.3 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 201 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Lissago assommava a lire 209.6; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Varese, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 657,39; il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 475, compresi gli abitanti delle frazioni Calcinate, Schiranna, Molino; nel territorio parrocchiale esisteva l’oratorio di Sant’Ambrogio; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento; era anche attiva in parrocchia una società di mutuo soccorso. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Varese).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia di San Carlo Borromeo di Lissago è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Varese, nella regione III, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Varese, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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