vicariato foraneo di Besozzo sec. XVI - 1971
Il vicariato foraneo di Besozzo, sede plebana dal 1574, figura inserito in epoca post-tridentina nella regione II della diocesi di Milano; comprendeva le parrocchie della pieve. Nel 1898, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari il vicariato di Besozzo risultava organizzato in tre sezioni. La I comprendeva Besozzo con Bogno, Cardana, Cadrezzate, Monvalle, Ispra, Brebbia, Malgesso; la II Carnisio con Sant’Andrea, Cocquio, Gavirate, Comerio, Bardello, Olginasio; la III Biandronno, Cazzago, Inarzo, Bernate, Ternate, Comabbio, Travedona, Osmate (Visita Ferrari, I, Pieve di Besozzo). Nel 1907 le parrocchie di Bardello, Carnisio, Cocquio, Gavirate e Oltrona al Lago furono stralciate e andarono a costituire il vicariato foraneo di Gavirate, al quale si aggiunse anche la parrocchia di Comerio. Il vicariato foraneo di Besozzo cessò di esistere solo con la revisione della struttura territoriale della diocesi di Milano attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971); (Sinodo diocesano 46°, cost. 326); incluso nell’elenco dei nuovi vicariati foranei in base al decreto 11 marzo 1971, le parrocchie che ne facevano parte andarono a costituire, nel 1971, il nuovo vicariato foraneo e, dal 1972, il decanato di Besozzo, nella zona pastorale II di Varese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Saverio Almini ]
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